Valorizzare i laici per una Chiesa sulla soglia del mondo

Valorizzare i laici per una Chiesa sulla soglia del mondo

6 Marzo 2024

“L’assenza o la presenza solo su carta dei consigli pastorali parrocchiali” – rilevate dalla fase narrativa, dall’incontro con le realtà parrocchiali e dalla rete dei referenti – ha spinto l’arcidiocesi di Amalfi-Cava de’ Tirreni a lavorare sul tema della corresponsabilità. “Serve una de-clericalizzazione dei laici, ridotti al ruolo di manovali, necessaria per una Chiesa in uscita dalle sacrestie e in entrata sulla soglia della vita del mondo”, sottolinea Carmela Infante della segreteria diocesana del Sinodo sintetizzando le attenzioni che vanno emergendo. Appare fondamentale “una formazione (laici e presbiteri insieme) alla riscoperta del ruolo del laico alla luce del Concilio Vaticano II per combattere il muro del ‘si è sempre fatto così’”.
Dall’inizio dell’anno pastorale, “la segreteria diocesana del sinodo (formata dai due referenti scelti dal Vescovo, da una coppia referente per la pastorale familiare, da un membro dell’equipe di pastorale giovanile, da un sacerdote coordinatore dei vicari foranei, dal vicecancelliere, e dal direttore dell’ufficio liturgico) è divenuta ufficialmente la Segreteria di Coordinamento Pastorale Diocesana e il sacerdote coordinatore dei vicari foranei Vicario Episcopale per la pastorale”. “Insieme con il Vicario per la pastorale si è proceduto ad una divisione in ambiti degli uffici pastorali dopo che l’Arcivescovo ha provveduto all’avvicendamento dei direttori in carica da più di cinque anni”, racconta Infante specificando che “la divisione rimodula le cinque vie del Convegno Ecclesiale di Firenze: ascoltare (annuncio, catechesi, Catechesi con le persone disabili, Servizio del catecumenato, Apostolato biblico, Ecumenismo e il dialogo interreligioso, Comunicazioni sociali); dimorare (vocazioni, giovani, oratori, famiglia e vita, salute, aggregazioni laicali, tutela dei minori e delle persone vulnerabili); andare (Caritas, missioni, problemi sociali ed il lavoro, Migrantes, giustizia, pace salvaguardia del creato, pastorale del tempo libero e del turismo); trasfigurare (liturgico, musica sacra, ministranti, Diaconato permanente, confraternite, vita consacrata, Usmi, Cism, Rete mondiale di preghiera del Papa); accompagnare (scuola, scuole cattoliche, Irc, pastorale universitaria, cultura, arte sacra)”. “Ogni ambito ha un segretario che coordina gli uffici facenti parte dell’ambito, che fanno capo alla segreteria e al Vicario per la pastorale”, continua Infante. “La rete dei referenti parrocchiali, riuniti in un gruppo whatsapp – spiega – promuove la partecipazione ai momenti celebrativi e di formazione. Il gruppo è strumento valido per una comunicazione diretta e ‘familiare’ con la segreteria diocesana”.