Cammino sinodale e visita pastorale, un intreccio fruttuoso

Cammino sinodale e visita pastorale, un intreccio fruttuoso

30 Aprile 2024

Nella diocesi di Piacenza-Bobbio il Cammino sinodale si intreccia con la visita pastorale del Vescovo Adriano Cevolotto. E così si è scelto di affrontare tutti i temi, attraverso “tavoli di ascolto della vita e delle esperienze, cercando di coinvolgere anche le voci più lontane; l’approfondimento di temi e interrogativi con l’aiuto di esperti; incontri a livello diocesano di confronto e scambio di buone prassi sui cantieri di sperimentazione scelti”. L’incrocio con la visita pastorale, sottolineano i referenti Rita Casalini e don Paolo Cignatta, “si sta rivelando molto fruttuoso”. “La visita, infatti, impostata sulla metodologia acquisita con l’ascolto del Cammino sinodale, viene preparata dalla koinonia due mesi prima, con l’accompagnamento di alcuni membri di una equipe mista. Si applicano i metodi dei giri di discernimento per raggiungere il consenso sugli elementi essenziali della visita”, raccontano i referenti specificando che “la visita ha come obiettivo quello di indagare come le comunità stanno sperimentando il cantiere scelto tra i 4 proposti dal Vescovo dopo la fase di ascolto” Non a caso, nella scheda di preparazione due capitoli sono dedicati proprio alla percezione e narrazione del Cammino sinodale della comunità.
La visita pastorale, inoltre, sta mettendo in luce quanto sia vincente la corresponsabilità, attraverso un monitoraggio “da parte degli Uffici della situazione reale nelle comunità, la costruzione di vicinanza, contatti e autenticità, scavalcando le solite dinamiche più formali e a volte di nascondimento della realtà e delle reali difficoltà”.  “Si sta valutando – aggiungono i referenti -di raccogliere storie di donne che hanno inciso sulla vita pastorale della diocesi in vista di una possibile mostra: questo avvicinerebbe le persone alla vita quotidiana nella Chiesa, alla vita semplice e possibile da attuare in un cammino di rinnovamento, con esempi pratici e concreti di servizio”. Non manca qualche preoccupazione, specialmente riguardo “al coinvolgimento dei sacerdoti nella visita pastorale e alla creazione di gruppi di lavoro condivisi e in stile di discernimento sinodale con le koinonie”.