Come coinvolgere le donne e le famiglie nella formazione e nell’accompagnamento dei presbiteri?
17 Ottobre 2022
Con il nuovo progetto formativo del Seminario, avviato già da otto anni, abbiamo molto riflettuto sulla necessità della presenza stabile di figure femminili nel processo formativo. Sin da subito
abbiamo inserito nell’equipe degli psicologi una famiglia, entrambi psicologi. Abbiamo notato come la presenza di una donna abbia aiutato molte dinamiche di crescita nei seminaristi soprattutto circa l’affettività, sia per le “dinamiche di gruppo” sia soprattutto per i colloqui personali. I seminaristi, per l’accompagnamento psicologico inerente la formazione umana, possono così scegliere tra due figure maschili e una femminile. Cosa molto più complessa è l’inserimento attivo delle famiglie nel processo formativo del proprio figlio. Alcune sono latitanti, altre hanno poco interesse, altri ancora hanno un ruolo determinante e forte. In prossimità delle feste di Natale, Pasqua e prima della conclusione dell’anno per la festa del S. Cuore, abbiamo un incontro con tutte le famiglie dei seminaristi in Seminario, condividendo insieme al Vescovo la celebrazione Eucaristica e la cena. Sicuramente sono piccole occasioni di incontro, ma non sono da sottovalutare, visto che alcune famiglie hanno chiesto un accompagnamento spirituale da parte dei formatori. L’ultima scelta in merito al coinvolgimento di figure femminili è stata fatta per la commissione scrutini. Sono state inserite due donne, una consacrata dell’Ordo Virginum e una mamma di famiglia che condivide la vita con la comunità nel fine settimana a Piazza Armerina, aiutandoci per le faccende di cucina e per la pulizia dei locali. Tale presenza materna è molto apprezzata dai seminaristi e nelle dinamiche comunitarie serve a smorzare le naturali tensioni che potrebbero nascere legate alla stanchezza oltre al suo sguardo esterno e materno che aiuta i formatori nell’attivazione di processi di consapevolezza e azione educativa.
Don Luca Crapanzano