In ascolto dei giovani e del mondo del lavoro

In ascolto dei giovani e del mondo del lavoro

2 Agosto 2022

In questo primo anno del percorso sinodale abbiamo cercato di prestare ascolto a coloro che spesso restano ai margini della nostra comunità cristiana, in modo particolare i giovani ed il mondo del lavoro.
Entrambe le esperienze di ascolto sono frutto di una collaborazione tra diversi uffici pastorali. Con il coinvolgimento di alcuni insegnanti, della Pastorale giovanile e del Progetto Policoro è stato possibile dar vita ad un questionario on line e ad una serie di incontri in presenza e ad un webinar che ci hanno permesso di avviare un cammino di ascolto e dialogo con ragazzi che normalmente non frequentano le nostre comunità; ragazzi che si sono posti, inizialmente, la domanda del perché la Chiesa avverte il bisogno di ascoltarli. In qualche caso hanno risposto che non avvertono alcun bisogno di essere ascoltati dalla Chiesa.
Tanti gli stimoli e le provocazioni da parte dei giovani: il bisogno di testimoni di fede credibili, il desiderio di compagni di viaggio all’interno della Chiesa con cui condividere il cammino della vita, la possibilità di un confronto sulle questioni etiche e sociali che caratterizzano il nostro tempo.
Concretamente ci stiamo interrogando su come articolare un percorso per consolidare e ampliare l’ascolto dei giovani cosicché possano avere piena consapevolezza di essere realmente una risorsa ed un bene per la Chiesa e per la società.
In collaborazione con il Laboratorio del bene comune e il progetto Policoro è stato promosso, inoltre, l’ascolto del mondo del lavoro attraverso i rappresentanti di vari comparti lavorativi. Un primo passo nella costruzione di un percorso che porta a: rilanciare e ad approfondire la dottrina sociale della Chiesa; riscoprire la dignità del lavoro di qualsiasi tipo (purché lecito); favorire e promuovere rapporti di collaborazione con enti e aziende presenti sul territorio diocesano. In un territorio dove il lavoro è difficile e complesso, prestandosi anche a diverse forme di sfruttamento, la Chiesa si pone come strumento di ascolto e mediazione per ridare dignità ai lavoratori stessi: ogni lavoratore ha diritto ad un giusto ed equo compenso.