L’arcivescovo annuncia il XXXI Sinodo della Chiesa di Napoli

L’arcivescovo annuncia il XXXI Sinodo della Chiesa di Napoli

12 Ottobre 2021

Don Mimmo Battaglia ha annunciato l’avvio dei lavori di un nuovo Sinodo per la Chiesa di Napoli

Don Mimmo Battaglia, a margine della Celebrazione Eucaristica in cui gli è stato imposto il Pallio Arcivescovile da S. Ecc. Mons. Emil Paul Tscherrig, ha annunciato il XXXI Sinodo della Chiesa di Napoli. A guidare la commissione preparatoria sarà Don Gennaro Matino, nel suo nuovo incarico di Pro-Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Napoli.

Ecco le parole dell’Arcivescovo:

“Questa celebrazione, questo giorno non può concludersi se la gioia che si sprigiona dal mio cuore non diventa ancora una volta, gioia contagiosa, desiderio condiviso, speranza spartita con tutti voi, con tutti le donne e gli uomini di buona volontà, di poter rendere la Chiesa di Napoli più bella, pronta a cantare i carmi del Signore nel mutare del tempo, di questo tempo, così esaltante, così complicato. Ed è per questo che ho voluto che nascesse oggi, proprio in questo giorno, con questo primo annuncio, il XXXI Sinodo della Chiesa di Napoli. L’ho sognato dal primo momento che sono stato chiamato ad essere servo di questa comunità, l’ho pensato come necessario e imprescindibile percorso di ascolto di ogni componente ecclesiale, di ogni battezzato, della città e delle città, nell’interezza e nella differenza delle esperienze, nell’ accogliere e fare tesoro dei racconti di ogni donna e uomo, nell’essere pronto a lasciarmi provocare da ogni parola che faccia luce sulle gioie e i dolori, sulla fedeltà e i tradimenti della nostra Chiesa, per costruire insieme un futuro di nuova fraternità aperto a tutti gli uomini e le donne, giovani e meno giovani, credenti e non credenti, battezzati e uomini di buona volontà, soprattutto aperto ai poveri primo appuntamento di chiunque si riconosca nella via: “Avevo fame e mi avete dato da mangiare”. Il Sinodo dovrà partire dall’arte dell’ascolto ed essere un’esperienza di ascolto dello Spirito e nello Spirito di ciò che abita il cuore degli uomini e delle donne, della città, della terra e del tempo in cui la Provvidenza ci ha posti. E’ dal Sinodo che ridefiniremo il nostro ruolo di Chiesa qui a Napoli, che comprenderemo come aggiornare e ripensare le nostre strutture di governo pastorale, come immaginare e costruire un progetto che a breve, medio e lungo termine renda protagonisti i territori, sveli sempre di più il significato di Diocesi e Parrocchia, inventi ambiti che siano pronti ad accogliere la differenza di donne e di uomini, che valorizzi carismi e ministeri, che abbia il coraggio della profezia, la velocità della speranza, l’abbraccio dell’amore. Una sfida che ci riguarda e che ci legherà ancor di più, che ci legherà all’intera Chiesa italiana, pronta tra qualche giorno ad aprire il suo Sinodo, come voluto fortemente da Papa Francesco, che noi accoglieremo come nostro e vivremo nel nostro, con la particolarità e la specificità che richiede l’incarnazione di ogni progetto pastorale nella specificità di ogni Chiesa locale. Insieme ai vescovi ausiliari, seguirò personalmente ogni fase del percorso sinodale ma, essendo il Sinodo un’occasione di grazia che lo Spirito ci offre, ho ritenuto necessario avvalermi di un’ulteriore collaborazione del tutto dedicata ad esso ed è per questo che ho chiesto a don Gennaro Matino, nel ruolo di Provicario Generale, di collaborare con me a quest’opera così importante e delicata che è il cammino sinodale della nostra Chiesa locale. Presto indicherò i tempi, i processi, le strutture del percorso sinodale la cui responsabilità è affidata non solo al presbiterio ma anche all’intero laicato della nostra diocesi: tra voi ci sono presbiteri e laici che ricordano ancora con affetto e riconoscenza l’esperienza dell’ultimo Sinodo della Chiesa di Napoli, indetto e guidato dal Cardinale Ursi per immergere la Chiesa partenopea nella stagione conciliare, stagione non ancora conclusa e dalla quale anche noi, quest’oggi, siamo chiamati a muovere i nostri passi sinodali.

Sorelle e fratelli, da oggi la nostra preghiera sia più intensa, unisona, corale, affinché i nostri cuori si dispongano all’ascolto, le nostre anime si mettano a servizio di quanto ascoltato, e i nostri corpi uniti dall’unico pane e dall’unico calice, diano forma e concretezza a ciò che lo Spirito Santo domanda alla nostra Chiesa!”

 

Fonte: https://www.chiesadinapoli.it/xxxi-sinodo-della-chiesa-di-napoli/