Mons. Pascarella apre la fase diocesana del Sinodo
30 Gennaio 2022
Domenica 17 ottobre Mons. Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli, ha aperto la fase diocesana del Sinodo della Chiesa universale, con la celebrazione della Parola durante la quale è stato conferito il mandato alla commissione sinodale diocesana, coordinata dal vescovo ausiliare Mons. Carlo Villano. Nell’illustrare le tappe ed il cammino che siamo chiamati a percorrere, don Carlo ha invitato tutti, riportando le parole di papa Francesco, a far sì che il Sinodo non sia un evento da celebrare, o l’ennesima iniziativa della Chiesa, quanto un’opportunità perché la Chiesa stessa sia sempre più Chiesa dell’ascolto e della vicinanza, sia sempre più Chiesa costitutivamente sinodale.
In questo cammino sinodale tutti siamo chiamati a porci in ascolto dello Spirito ascoltandoci gli uni gli altri, ciascuno secondo la propria condizione e vocazione: siamo chiamati fin da principio ad ascoltare il popolo di Dio, in quanto partecipa, in ragione del Battesimo, alla funzione profetica di Cristo. Nella Chiesa cattolica, ha ricordato don Dario Vitali in uno dei suoi incontri con i sacerdoti della diocesi, esistono dogmi – quali l’Immacolata Concezione e l’Assunzione di Maria al cielo – che sono stati definiti sulla base del sensus omnium fidelium. Per questo motivo, allora, il processo sinodale non può che avere inizio ascoltando il popolo di Dio. Sulla base di quanto emerge, i pastori non solo possono, ma devono cercare di discernere ciò che lo Spirito suggerisce alla Chiesa intera: questo vale per i singoli vescovi nelle loro Chiese, per le Conferenze episcopali ai diversi livelli (nazionale e continentale), per l’Assemblea del Sinodo, per il Papa che dall’Assemblea del Sinodo riceve il Documento finale.
Papa Francesco ci ricorda, infine, con parole che fanno per davvero tremare i polsi che il cammino della sinodalità è «il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio». Per questo, raccogliendo l’invito, siamo chiamati a promuovere un cammino che sia sempre più incontro e ascolto al fine di poter discernere quanto Dio chiede alla nostra Chiesa.