Il sinodo, per tre comunità parrocchiali, è stato “la buona pratica” che ha consentito di rilanciare un progetto di pastorale condivisa nato dalla consapevolezza della complessità di sfide che ogni comunità si trova ad affrontare, nella convinzione che condividere le risorse, umane e pastorali, non può essere che ricchezza (nessuno basta a se stesso).
Concretamente il percorso ha visto il coinvolgimento attivo dei tre parroci e di quanti nelle rispettive comunità operano negli ambiti della carità, liturgia, catechesi e cultura. Dopo un primo momento di formazione condivisa per accompagnare le comunità nel cammino sinodale, si è proceduto lavorando insieme – ciascun operatore per il proprio ambito – sui nuclei tematici proposti. Gli incontri vissuti in un clima di familiarità e franchezza sono stati momenti preziosi di conoscenza e condivisione. Dall’ascolto della Parola gli operatori pastorali hanno redatto un’unica sintesi che ha poi arricchito quella diocesana.
Quest’esperienza ha avuto una ricaduta positiva non solo nella vita personale di quanti vi hanno partecipato ma anche nella proposta pastorale delle comunità, evitando, ad esempio, una sovrapposizione di iniziative ed attività, progettando quindi insieme i prossimi passi da compiere.