Donna e formazione, le due parole chiave per crescere

Donna e formazione, le due parole chiave per crescere

15 Maggio 2024

Sono due le “parole chiave” emerse nella fase di discernimento della diocesi di Pavia. La prima, sintetizza il referente Davide Chiaroni, è “donna, come componente fondamentale della vita della Chiesa e tra le prime a dover essere valorizzata nel ruolo di co-responsabilità, non certo in antagonismo rispetto al ruolo del clero o dei laici uomini, bensì come ricchezza nella diversità e nella sinodalità”. La seconda è “formazione” intesa “come fattore fondamentale di accompagnamento di questa trasformazione”. “Formazione a tutto tondo – chiarisce il referente – per i laici e per il clero, entrambi con la necessità di crescere nella co-responsabilità e di farsi interrogare di fronte a nuovi ruoli”.
La scelta dell’ambito – corresponsabilità e sinodalità – “è il frutto di una fase profonda di ascolto che ha interessato, a partire dai Cantieri di Betania poi adattati per creare un ‘cantiere diocesano’, una larghissima parte delle nostre parrocchie e Unità Pastorali”. Da questo ascolto, spiega Chiaroni, è emersa “in maniera cristallina la richiesta di valorizzare in modo nuovo il ruolo dei laici, in una interazione più responsabile con il clero, con una necessità di fare passi avanti da entrambe le parti”. Inoltre, è stato rilevato come “lo stile dell’ascolto sinodale sia una ricchezza da non disperdere e da custodire per il futuro, come strumento della corresponsabilità”.
In base a tali elementi e “in coerenza con le linee guida del Cammino sinodale”, la diocesi ha scelto di far lavorare “il Consiglio Pastorale Diocesano ed il Consiglio Presbiterale, con le rispettive Giunte cui è stato dato il compito di comporre la prima sintesi, da elaborare poi e finalizzare con il supporto della Equipe Sinodale Diocesana”.” I lavori – spiega il referente diocesano – sono stati organizzati in tre momenti, un primo di provocazione con l’uso delle domande della scheda sulla co-responsabilità e sinodalità per attivare la riflessione, un secondo  di ascolto – con il supporto di esterni, esperti del tema – in cui trovare ispirazione ed ulteriori stimoli, un terzo di sintesi e primo discernimento, per trovare concrete proposte da portare all’attenzione nell’ambito del cammino sinodale”.